Grazie a un’iniziativa congiunta di Caviro e dell’Istituto professionale Persolino-Strocchi di Faenza, la cantina didattica della scuola è ora intitolata a Leonardo da Vinci, poliedrico Genio del Rinascimento appassionato di vino e viticoltura.
La ‘Cantina didattica e sperimentale Leonardo da Vinci’
L’iniziativa, giunta proprio nell’anno che celebra il 500° anniversario della morte di Leonardo, fa convergere due diversi intenti: da un lato, il recupero e la valorizzazione dei metodi di vinificazione avviati da Leonardo, dall’altro, la creazione sul territorio faentino di un solido ponte tra la didattica e il mondo del lavoro.
“La ‘Cantina didattica e sperimentale Leonardo da Vinci’ vuole ricordare l’artista nella sua veste più inedita di winemaker e winelover – spiega il direttore generale SimonPietro Felice -, che ha dato vita al recente progetto ‘Leonardo Genio del Vino’ ed è alla base di un’intensa sperimentazione che, come Caviro, continuiamo a portare avanti”.
Sperimentazione che, in piccola parte, verrà ora effettuata presso la cantina didattica del Persolino, anche grazie all’attività degli alunni. Un’apposita targa è già stata inaugurata a suggello dell’intesa, mentre una seconda verrà presto apposta in prossimità dell’ingresso esterno.
Il coinvolgimento degli studenti
A monte dell’iniziativa c’è, per l’appunto, una collaborazione di ampio respiro, prevista per il periodo 2017-2022 e rinnovabile ulteriormente, che unisce proprio Caviro e l’Istituto Persolino: ‘A scuola di Vite’.
“L’obiettivo è lo scambio reciproco di conoscenze e competenze – racconta l’enologo Giordano Zinzani, referente del progetto per Caviro -. L’Istituto Persolino si distingue da anni per la qualità della sua educazione, orientata agli aspetti produttivi e commerciali del settore agroalimentare e vitivinicolo. Un contesto a cui Caviro vuole offrire il suo contributo, anche attraverso strumenti e impianti per la microvinificazione, nell’ottica di continua sperimentazione e apertura al territorio che contraddistingue l’agire della cooperativa”.
Il vigneto didattico
Luogo perfetto per tale scopo, in abbinamento al progetto, è un vigneto di Forlì, di proprietà di Caviro, anch’esso intitolato a Leonardo Da Vinci, destinato a un ‘uso sperimentale dimostrativo su nuovi sistemi di allevamento della vite integralmente meccanizzabili’.
“Qui – aggiunge Zinzani – gli studenti possono studiare le forme di allevamento della vite applicate alle diverse varietà presenti in Romagna e ricevere il supporto di enologi professionisti per l’elaborazione di tesi di ricerca in ambito vitivinicolo. D’altra parte, Caviro ha il beneficio di poter sperimentare più ‘in piccolo’, al di fuori dai ritmi della grande azienda, restituendo valore al territorio e aumentando le prospettive professionali per le nuove generazioni”.