Continua la collaborazione tra Caviro e il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Dopo la mostra delle ceramiche di Picasso, quest’anno è la volta di un’antologica dedicata a “Alfonso Leoni. Genio Ribelle”. Inaugurata il 1 ottobre 2020, la mostra è stata momentaneamente chiusa al pubblico in seguito alle restrizioni dovute alla pandemia. La chiusura definitiva, prevista inizialmente per il 19 gennaio 2021, è stata prorogata al 13 giugno 2021, nell’auspicio di poter accogliere presto nuovi visitatori.
L’artista
Alfonso Leoni fu un assoluto protagonista dell’arte d’avanguardia, un talentuoso innovatore che ispirò molte delle personalità artistiche a lui successive. Nel quarantesimo anno della sua scomparsa, questa grande mostra raccoglie, per la prima volta, tutto il lavoro dell’artista, legatissimo alla città di Faenza, con l’obiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura).
Il sodalizio con Caviro
È un legame che si rinnova di anno in anno, quello tra il Museo faentino e Caviro, e che si consolida ora in un momento particolarmente difficile per l’arte e la cultura.
“Investire sul territorio fa parte del nostro Dna – spiega il presidente di Caviro Carlo Dalmonte – e la cultura è un asse portante di ogni comunità. Collaboriamo da anni con il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, un’istituzione che sostiene la ricerca e la diffusione di un linguaggio che è parte della storia e delle radici del nostro territorio e, come tale, crediamo debba essere tutelato, ‘coltivato’ e valorizzato. Specie in un periodo complicato come questo, in cui tutti attendiamo di poter tornare a vivere la cultura in presenza”.